Hanno vinto le api. E anche l’ambiente. Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorsopresentato dai colossi dell’agrochimica contro la sospensione dell’uso in agricoltura dei pesticidi contenenti neonicotinoidi, ritenuti i principali responsabili della moria.
Ricorderete le decine di migliaia di alveari spopolati in concomitanza con la semina del mais conciato.
E ricorderete anche che le api non sono solo importanti per il miele: dall’impollinazione che esse effettuano dipende buona parte dei raccolti.
La sospensione dell’uso dei pesticidi contenenti neonicotinoidi era stata decisa nel settembre scorso dalla Commissione Fitofarmaci riunita presso il Ministero della Salute.
Il ricorso era stato presentato da Bayer, Syngenta e BASF. Il Consiglio di Stato lo ha respinto nella seduta del 19 dicembre.
Per la precisione, il ricorso non riguardava la fondatezza o meno del divieto: su questo dovrà pronunciarsi nei mesi prossimi il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio. Riguardava solo le modalità con cui è stato emanato il decreto di sospensione.
Sta di fatto che se fossero stati dimostrati difetti formali nel provvedimento i pesticidi contenenti neonicotinoidi sarebbero tornati in vendita.
Così non sarà. La battaglia vera fra api e colossi dell’agrochimica comunque, dicevo, verrà combattuta di fronte al Tar del Lazio.
In quella sede i produttori di pesticidi neonicotinoidi cercheranno di dimostrare che essi sono innocui per le api. Gli apicoltori, dal canto loro, produrranno presumibilmente le analisi sulle api morte.
E Chissà quanti insetti muoiono insieme alle api senza che ce ne accorgiamo. E poi, forse che noi uomini siamo fatti di ferro?
Su Mieli d’Italia moria di api, confermato il divieto dei pesticidi neonicotinoidi
Dalla Federazione Apicoltori Italiano un altro articolo sulla sentenza del Consiglio di Stato a proposito della sospensione dei pesticidi neonicotinoidi
Leggi Moria di api, denunciato il presidente del consiglio direttivo Bayer
Commenti recenti