“..25 Marzo 2003. E’ un giorno memorabile per Civitavecchia: in un burrascoso
Consiglio Comunale si vota sulla riconversione a carbone della centrale di TVN .…Per De Sio sono decisivi i voti degli ormai ex diessini Giganti, Magliani,
Coleine e Grassi e dell’ex SDI De Paolis. Il Consiglio Comunale deve approvare
la riconversione con una delibera. In caso di mancata approvazione, De Sio e la
sua Giunta sarebbero costretti a fare le valigie. I cinque consiglieri presentano
inizialmente una loro proposta di delibera favorevole alla riconversione, ma
diversa da quella proposta da De Sio. Improvvisamente, a pochi minuti del
voto, quando ci si accorge che la maggioranza non ha i numeri per approvare
la propria mozione, i cinque Consiglieri ritirano la loro delibera salvando così il
Sindaco…All’interno della comunità politica civitavecchiese scoppia il putiferio. Anche
l’opinione pubblica non è insensibile al tema. Perché hanno votato in quel
modo i Consiglieri fuoriusciti dai DS? Manrico Coleine, appena qualche mese
prima, aveva redatto un decalogo contro il carbone che non lasciava dubbi
sulla sua posizione. Il Gruppo Misto motiva il suo sì alla riconversione con le
stesse parole di Storace: “Non si può rinunciare a 3mila miliardi di investimenti
dell’Enel sulla città”. In pratica hanno dato il loro assenso per difendere
l’occupazione (13). Respingono inoltre l’accusa da parte del centrosinistra di
una posizione ondivaga sul carbone, dopo che appena due mesi prima, come
tutta la CdL, avevano bocciato in Consiglio Comunale il progetto di
riconversione. Negano accordi con la maggioranza. Sandro De Paolis così
motiva il cambiamento di opinione:….”http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-2f5e00ad-b2ef-4f27-b8e6-0d08244692b9.html
Mar 25 2013
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