Spese elettorali

Siamo agli sgoccioli e le divisioni che connotano i partiti al loro interno ormai vengono fuori. Dopo il libro delle meraviglie del grand’assessore Ranucci, che si è appropriato anche di realizzazione non sue, l’opuscolo delle attività di Sandro Celli, le lettere dell’aspirante assessore Palmini, il megalibro del Sindaco cos’altro ci aspetta?

Se un’amministrazione ha fatto bene e si vuole presentare forte e coesa, che bisogno c’è di tanta promozione individuale?

Viene da chiedersi se tanto iperattivismo comunicativo non sia dovuto alla fronda interna del PD, in Palmini contro Ranucci per la lotta alla poltrona più grossa. La guerriglia interna non passa certo inosservata, e la diminuzione dei posti in giunta ed in consiglio, dettata dalla legge, rende tutti contro tutti, legittimati dall’eccessiva sicurezza di vincere al primo turno.

Dal canto nostro, lasciamo queste lotte intestine alle logiche di partito: la lista per il bene di Tarquinia si propone per un modo nuovo di amministrare, a partire dal denaro pubblico.

La verità nascosta di questa appariscente campagna divulgativa è che tutte le opere di cui fanno sfoggio sono state realizzate con i soldi della collettività e spesso spesi anche malissimo, lasciando indietro problemi cronici, come la salute e l’occupazione, mancando completamente di progettualità, di visione d’insieme, per un futuro che non siano i 5 anni di mandato.

Tarquinia ha bisogno di cambiare marcia di costruire un’economia su tutto il nostro patrimonio naturale e artistico, evitando saccheggi ai veri gioielli di famiglia; il turismo andrebbe inteso come sistema turistico integrato e l’agricoltura come tutela alle aziende esistenti, come bene comune, fermando il consumo del territorio e l’inquinamento industriale.

Ci piacerebbe sapere poi come vengono finanziati libri, opuscoli, lettere, vediamo chi avrà il coraggio di rendicontare ai cittadini, in tempi di magra e di scarsa trasparenza, da dove vengono i soldi necessari a tanta opulenza informativa. Per quanto ci riguarda, lo faremo prima delle elezioni. Agli altri le risposte.

Sul fronte dell’autostrada annunciamo un’importante novità, dove finalmente si apre un varco nell’omertà: la trasmissione giornalistica Report nelle prossime puntate si occuperà della truffa dell‘autostrada ai danni della Maremma. Le nostre interviste saranno d’effetto per tutta Tarquinia che ancora non crede all’enorme danno derivante da quest’opera.

Subito dopo le elezioni saremo in piazza di nuovo per l’Autostrada per aprire il ricorso inoltrato al Tar Lazio sul problema della mobilità a tutti i cittadini di Tarquinia che saranno invitati ad unirsi al gruppo adiuvandum nel ricorso al Tar, che nei prossimi sarà reso pubblico sul sito web, per dare forza alle nostre richieste di trasparenza, per una SS Aurelia a 4 corsie, per il rispetto del diritto ad una mobilità gratuita.

Il tre di maggio dalle ore 17:00avranno atto due iniziative, prima ci sarà la “Guerrilla Gardening” ovvero un operazione di giardinaggio d’assalto, per portare un messaggio alla cittadinanza attraverso i fiori, www.perilbeneditarquinia.it
Terminata l’operazione più verde e meno cemento, ci trasferiremo nelle campagne della Farnesiana ed esattamente all’agriturismo Casale dell’Asco, dove potremo condividere la fina della campagna elettorale mangiando uno dei piatti più classici della nostra tradizione, la cosiddetta “Scafata” preparata con prodotti delle campagne limitrofe, una vera scafata a km 0.
Queste manifestazioni si svolgeranno in vista dell’imminente tornata elettorale, e staranno a significare il nostro impegno pratico nella cura dell’ambiente e del decoro urbano ed il nostro interesse nel mantenimento delle tradizioni attraverso il rispetto del territorio.

 

Marzia Marzoli