SS 675:I comitati e le associazioni chiedono il consiglio comunale per ufficializzare il parere sfavorevole del comune di Tarquinia al tracciato proposto da Anas
Il dialogo avviato tra amministrazione comunale e comitati del territorio interessato al tracciato della SS 675, continua a dare i suoi risultati, positivi e condivisi.
Dopo aver superato la fase esplorativa delle ragioni del no al tracciato “verde”, proposto da Anas, sia il comune di Tarquinia che i comitati hanno deciso di passare alle ipotesi di proposta alternativa.
La vasta documentazione di Anas non lascia dubbi sul fatto che la scelta del tracciato verde è il frutto di una scelta pericolosa per il territorio di Tarquinia che si ritroverebbe una lingua di 18 km fatta da piloni e rilevati nel cuore della vallata del Mignone, un disastro paesaggistico e ambientale al quale tutti si oppongono.
Il progetto preliminare presentato da Anas evidenzia solo criticità enormi e nessuna possibilità di compensare ambientalmente il danno al territorio, al paesaggio, con una super strada con 22 metri di piattaforma nella vallata integra del Mignone.
Il giudizio è unanime tra i comitati che rappresentano la difesa del territorio, che sono il Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia , il Comitato per la difesa della valle del Mignone e il Comitato di Santa Maria e della Valle del Ranchese, con il supporto delle associazioni ambientaliste firmatarie delle osservazioni per la valutazione d’impatto ambientale.
Sono i comitati che da mesi cercano di proporre un tracciato meno impattante e condiviso con tutto il territorio e che il 4 Dicembre hanno voluto partecipare alla riunione delle tre commissioni permanenti in vista del consiglio comunale sul tema della SS 675, previsto prima delle feste di Natale.
E’ stata presentata all’attenzione dei consiglieri una proposta di delibera comunale, condivisa nei vari incontri dei comitati, a cui si potrà aggiunge l’eventuale documento tecnico dell’ufficio all’urbanistica, ambiente e lavori pubblici.
Viene ampiamente spiegato come Anas sia giunta alla scelta del tracciato proposto, tramite un’analisi multi criteri che ha preso in esame tre ipotesi di tracciato: 1. Corridoio di monte (tracciato definitivo approvato VIOLA, vicino alla SS 1 Bis), 2. Corridoio collinare intermedio (tracciato BLU proposto dalla Regione Lazio, nella vale del ranchese), 3. Corridoio di valle, (tracciato VERDE elaborato dall’ANAS, nella valle del Mignone).
Nelle conclusioni dell’analisi multi criteri, si arriva alla scelta del tracciato “verde”, nella vallata del Mignone, l’unico che, secondo Anas risolve le due criticità più pesanti del terreno franoso (blu) e della vicinanza alle aree archeologiche (viola).
Il VIOLA viene licenziato perché troppo costoso per via delle gallerie naturali e artificiali, che risolvevano il problema della vicinanza delle tombe Etrusche.
In sostanza però il Verde risulta vincente, solo perché, più economico (euro 472.233.007,54), del tracciato Viola poiché rispondeva a tutte le richieste di ottemperanza dei Ministeri.
Nella proposta di delibera i comitati richiamano alcune parti delle osservazioni inviate, per la procedura di Valutazione Impatto Ambientale (Legge Obiettivo 443/2001) da: WWF, Lipu, Associazione Nazionale MAN, Associazione Nazionale Altura, Associazione Nazionale ORNIS Italica, e associazione NROPU, da Italia Nostra onlus, Forum Ambientalista, dalla CIA (confederazione Italiana Agricoltori) sezione di Tarquinia, dal Comitato per il diritto alla Mobilità, e da oltre 40 proprietari di immobili e aziende agricole e turistiche.
– Che nel tracciato proposto appaiono sottostimate le ripercussioni negative eventuali in ordine ambientale, paesaggistico, faunistico ed archeologico; il tracciato VERDE viene definito, erroneamente, sotto il profilo paesaggistico, come meno impattante, poiché giacente all’interno di un ambito di minor pregio, nonostante il tracciato ricada prevalentemente in area definita “Paesaggio agrario di rilevante valore”.
– Che la componente faunistica, la presenza di falchi e uccelli protetti non pare essere stata fornita di adeguata coerenza circa i monitoraggi preliminari.
- Che si evidenzia la mancata valutazione del danno provocato al paesaggio del tracciato VERDE (ricadente all’interno di ZPS e ricompreso nella Rete Natura 2000), per lo più in un’ampia area di esondazione.
– Che sia scongiurato l’inevitabile consumo di territorio, come sottrazione di un’area agricola di pregio in termini di economia locale. L’infrastruttura stradale provocherebbe il deterioramento del territorio, con l’inevitabile minore qualità ambientale.
Che nel tratto della SS 675 di competenza del territorio comunale Tarquiniese vengano prese in considerazione le disposizioni indicate nei punti 1, 2, 3, 4 del parere comunale, in cui si chiede un’uscita per la città di Tarquinia.
Che siano rispettate le valutazioni ed i pareri tecnici che indicano la fattibilità del tracciato viola.
In sostanza si chiede con urgenza che venga deliberato il parere sfavorevole alla localizzazione dell’opera ai sensi dell’art. art. 165 comma 4 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. ai fini della conferenza dei servizi della S.S.675 “Umbro-Laziale”- Progetto preliminare del tratto terminale del collegamento del porto di Civitavecchia con il nodo Intermodale di Orte per il completamento dell’asse viario est-ovest (Civitavecchia-Ancona) 2012-IT-91060-P – Tronco tra Monte Romano Est e Tarquinia.
Un parere sfavorevole al tracciato verde proposto da Anas, da inviare alla Regione Lazio, che se rispetterà le volontà e le valutazioni del comune di Tarquinia, si aggiungerà al parere sfavorevole, per richiedere anch’essa la rivisitazione del tracciato Viola.
La SS 675 è ferma in località Cinelli, ma a breve sarà completata con la tratta già finanziata di 6,4 km fino a Monteromano, secondo i comitati, se proprio si volesse realizzare l’infrastruttura il tracciato meno impattante per l’ambiente e il paesaggio, e che potrebbe arrivare fino all’innesto con la ex SS Aurelia, è soltanto quello Viola, che seppur licenziato da Anas per il costo, potrebbe assicurare almeno quell’uscita per Tarquinia, che nel progetto verde non è prevista.
Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia
Comitato per la difesa della valle del Mignone
Comitato di Santa Maria e della Valle del Ranchese
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