Il Sindaco di Tarquinia continua ad urlare sulla stampa, cercando di convincere i lettori che sulla Tirrenica non gli sia stato riconosciuto il giusto merito di aver ottenuto da SAT le complanari che mancavano al progetto dell’autostrada per il Lotto 6A.
E’ sicuro che non ci riuscirà! Il motivo è semplice.
Come Sindaco doveva e poteva impegnarsi al momento giusto e trovarsi le complanari ed il ponte nel progetto esecutivo, come giusta conseguenza di un’azione amministrativa congiunta tra gli uffici tecnici per la presentazione di osservazioni puntuali sulla viabilità e quella politica che spettava al Sindaco.
Quali fossero i poteri del Sindaco in sede di conferenza dei servizi per la localizzazione dell’opera è cosa nota, il mistero è nel motivo per il quale non li abbia esercitati.
Infatti Mazzola si accorse che mancava il ponte sul Fiume Mignone e le complanari di collegamento solo dopo che i cittadini ne avevano denunciato l’assurda assenza e per questo motivo avevano deciso di impugnare il CIPE del 5 Maggio 2011 al Tar, era il mese di Novembre 2011.
Guarda caso, era già troppo tardi per un’azione politica e amministrativa, nella DELIBERA CIPE n. 7 05-05-2011 non c’è traccia delle prescrizioni che riguardano l’esigenza di una viabilità complanare, ne tanto meno di un ponte sostitutivo sul fiume Mignone, semplicemente perchè nessun ente (neanche il comune di Tarquinia) aveva presentato la richiesta di inserimento delle prescrizioni.
Per dovere di cronaca bisogna sapere che la comunità della Farnesiana, e le aziende agricole interessate al problema, nel 2010, dopo la presentazione del progetto definitivo del Lotto 6A avevano inviato all’attenzione dell’ufficio tecnico del Comune di Tarquinia le osservazioni utili ai fini della conferenza dei servizi, ma non avevano ricevuto un adeguato interesse del Sindaco e degli uffici preposti.
Perchè?
Eppure era solo quella l’occasione procedurale utile al comune per segnalare la carenza progettuale al Ministero delle infrastrutture, l’unico ente che poteva imporre la prescrizione e quindi l’inserimento nel progetto esecutivo del Lotto 6A. Per la precisione va richiamato il Decreto legislativo del 12 aprile 2006, n. 163 con l’art 167. (Norme generali sulla procedura di approvazione dei progetti), comma 2 che recita proprio le cose che il Sindaco di Tarquinia non ha saputo inserire, al momento giusto
2. Ove il progetto sia incompleto, carente o contraddittorio, le amministrazioni competenti propongono al Ministero, nei termini e modi previsti dal presente capo, le prescrizioni per la corretta successiva integrazione. Ove ciò non sia possibile per l’assenza degli elementi progettuali prescritti dall’allegato tecnico recato dall’allegato XXI, le amministrazioni competenti concludono l’istruttoria, negli stessi termini e modi, con la richiesta di rinvio del progetto a nuova istruttoria e l’indicazione delle condizioni per la ripresentazione dello stesso. Il CIPE, su proposta del Ministero, valuta la rilevanza delle carenze e, ove necessario, dispone la chiusura della procedura e il rinvio del progetto al soggetto aggiudicatore. Restano fermi i commi 1 e 2 dell’articolo 185 in merito alla richiesta di integrazioni da parte della commissione speciale VIA.
Ma questo non è mai accaduto! Il Sindaco di Tarquinia, come autorità chiamata ad esprimersi non fece altro che inviare all’attenzione del Ministero e della Regione Lazio la deliberazione del consiglio comunale del 2008 e la delibera della giunta comunale in cui non c’è affatto la menzione al problema della viabilità della Farnesiana e delle zone intorno al Fiume Mignone.
DG n 284 23 08 2010
Dopo 5 anni, il Sindaco di Tarquinia continua a non voler accettare la sua responsabilità, evitando di spiegare i motivi per cui non utilizzò i suoi poteri al momento giusto e obbligare la SAT ad inserire nel progetto le complanari per ottenere il riconoscimento del diritto alla mobilità dei residenti della zona intorno al fiume Mignone.
Come dice anche nel seguente comunicato stampa si accontenta di inviare e ricevere lettere, senza pretendere progetti ufficiali con iter chiari e trasparenti.
Nulla di tutto questo! A fare chiarezza ci ha pensato soltanto il tribunale che ha accolto il ricorso dei cittadini di tarquinia, esattamente il Consiglio di Stato che ha ricevuto da SAT proprio quel progetto che oggi è agli atti. Tutto nero su bianco e facente parte del ricorso che è stato rimandato nella discussione al 8 Ottobre 2015.
corriere di Viterbo del 22 Maggio 2015
Dichiarazioni dell’ex consigliere comunale ( 2007/2012) Marco Tosoni del 25 05 2015:
Caro Sindaco io c’ero nel 2010! Nel pieno potere del D. Lgs. 163/2006 relativo al Progetto del Lotto 6A dell’Autostrada A12, il 27 Luglio del 2010 in occasione della conferenza dei servizi, lei signor Sindaco non si preoccupò di inserite le documentazione che si riferiva all’assenza del ponte e delle complanari mancanti per i residenti! Non provi nemmeno a farlo, sarebbe un frontale con la realtà dei fatti e con i documenti agli atti!
Le planimetrie del progetto delle complanari sono state depositate al Ministero delle infrastrutture solo nel mese di Aprile 2015 e le copie sono nelle mani del comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia di cui faccio parte, e che sarà l’unico che si prenderà la briga di fare le osservazioni al progetto del ponte e delle complanari che presenta comunque delle criticità che vanno segnalate al Ministero, che saranno inoltrate al più presto e che sicuramente saranno le uniche che il ministero riceverà!
E’ già successo con il ponte sul Fiume Mignone, infatti la SAT ha accolto le nostre osservazioni alla larghezza del ponte che era stato progettato nella variante del 2014, soltanto di 5 metri e che soltanto il comitato aveva osservato puntualmente ed entro i termini di presentazione, segnalando tecnicamente l’inadeguatezza dei 5 metri, chiedendo nel contempo il rispetto delle prescrizioni sulle complanari che dovevano essere almeno di 7 metri.
Le dichiarazioni fatte dal Sindaco di Tarquinia sono, infatti, le solite, forse ancora più urlate per via del fatto che sono all’indomani della sua nuova carica istituzionale da Presidente della Provincia di Viterbo.
Il Sindaco di Tarquinia, nella più completa disinformazione degli elettori che si aspettavano di votare un candidato presidente si sono ritrovati un presidente di provincia eletto senza il voto dei cittadini, ma semplicemente tramite il voto politico dei consiglieri di tutti i comuni della provincia di Viterbo, organizzati il liste dei vari partiti, che poi si sono spartiti i posti da consigliere.
Sulla Tirrenica e precisamente sul Lotto 6A la storia è ben documentata e nessuno può sfuggirgli!
Neanche un Sindaco come lei!
A noi cittadini che avremmo voluto un altro atteggiamento del Sindaco, meno morbido sulle sue posizioni rispetto a SAT che stava comunque distruggendo il territorio non rimane che trovare conferma della “disattenzione” che c’è stata al problema della viabilità locale da parte del Sindaco, proprio da SAT.
Come infatti è accaduto in occasione dell’incontro al Ministero alle infrastrutture del 14 Maggio 2015, dove ha dichiarato che nel progetto esecutivo del Lotto 6A non esisteva ne il ponte sostitutivo ne le complanari perchè nessun Sindaco le aveva richieste come prescrizioni imprescindibili.
Caro Sindaco i cittadini di Tarquinia si meritano tutta la chiarezza che solo i documenti sono in grado di dare, proprio quella “carta che canta”, e che lei spesso nomina nei suoi monologhi alla stampa locale. Dove sono i documenti che attestano l’ impegno puntuale e documentato del Sindaco? Non ci sono!
Nel 2012 mi presi la briga di fare un accesso agli atti su tutta la vicenda della corrispondenza tra SAT e comune di Tarquinia, tutto nero su bianco, il ponte sul Fiume Mignone e le complanari che mancavano al progetto definitivo del Lotto 6A non c’erano nella documentazione della conferenza dei servizi del 2010, cioè prima della delibera cipe del 5 Maggio 20111 dove venivano fissate le prescrizioni al progetto.
Nessun progetto è stato mai approvato dal ministero su spinta del comune di Tarquinia, questo del 2015 è il primo il resto non sono altro che lettere inviate e ricevute al solo scopo di far scorrere il tempo a favore di SAT.
Le lettere che sono state date alla stampa erano la risposta alle varie manifestazioni dei cittadini costretti a farlo a causa dell’inazione del Sindaco sul tema della viabilità complanare.
La lettera più sbandierata alla stampa che secondo Mazzola attestava il suo impegno è stata quella che ha ricevuto dal Ministero a firma del dott. Ercole Incalza, nel suo ultimo giorno di lavoro al Ministero delle infrastrutture, quell’Ercole Incalza che poi è stato arrestato.
Bene ha fatto il Comitato a partire da questa lettere per chiedere poi allo stesso Ministero conto dell’impegno, ha lavorato tutto l’inverno per arrivare alla chiarezza che il Sindaco non riconosce come risultato, peccato ancora una volta per lui, che si perde l’occasione di stare affianco dei cittadini, ma tenendoli sempre fuori.
Fuori è ormai il nostro Sindaco, indifendibile e sempre troppo arrogante.
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