La massima vicinanza e solidarietà dei Comitati Laziali e Toscani a Gianni Mattioli che deve difendersi il 6 maggio, contro la denuncia di Antonio Bargone per diffamazione.
I comitati conoscono bene la storia della Tirrenica e sanno bene cosa ci sia dietro la denuncia a Gianni Mattioli e dietro all’inutilità delle grandi opere come l’Autostrada!
Succede infatti che i poteri forti abbiano a cuore solo la realizzazione dell’opera e non la vita dei territori, per loro infatti tutti dovrebbero piegarsi e subire le decisioni di Lobby e interessi privati per fare business, la storia è sempre la stessa e la Tirrenica non è diversa da quelle grandi opere devastanti ed inutili di altre zone d’Italia.
Gianni Mattioli ha avuto il coraggio di supportare i comitati, nel denunciare queste verità.
C’è un conflitto di interessi tra La Tirrenica e Antonio Bargone, tra gli affari e lo stato , (su cui hanno presentato interrogazioni in Parlamento diverse forze politiche, come riportato di seguito).
Lo stato è dei cittadini, ma a rappresentarlo nelle scelte per le grandi opere ci sono i commissari per le grandi opere, per la Tirrenica è Antonio Bargone, il Presidente della SAT, cioè l’interessato alla realizzazione dell’autostrada!
Gianni Mattioli , personaggio di spicco sia nella vita politica ,che nelle battaglie ambientaliste (uno dei primi insieme a Nicola Caracciolo a combattere il nucleare) é stato denunciato per intimidire i comitati che contrastano l’opera sul territorio. E’ sempre stato così, colpire uno per colpirne tanti.
Ma ad Antonio Bargone è andata male, perché i comitati non si sono fermati ed hanno continuato a denunciare e a firmare esposti e ricorsi, sempre con l’intento di dimostrare che dietro alla Tirrenica c’è soltanto un dictat della SAT affinchè si realizzi l’opera, anche contro la volontà e l’interesse dei territori.
Infatti i cittadini aspettavano la messa in sicurezza della SS Aurelia, che avrebbe lasciato la Strada Statale gratuita ma resa sicura dai lavori di adeguamento.
Gianni Mattioli è l’espressione del coraggio di dire ciò di cui era stato testimone.
Che c’è dietro alla volontà della politica e delle società private interessate dai lavori, per la realizzazione dell’opera più inutile della Maremma?
Gianni Mattioli ha denunciato la sua inutilità nella trasmissione Off the report
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-724b22c1-dc62-4a48-8f53-cd38c295d786.html#p=0
http://iltirreno.gelocal.it/regione/2012/06/05/news/mai-fatto-pressioni-sul-governo-per-sat-1.5210004
Antonio Bargone ha denunciato Gianni Mattioli per dimostrare che i comitati contro l’autostrada hanno torto, che il conflitto di interessi non esiste?
Antonio Bargone denuncia come ad invocare una più ipotetica che possibile lesa Maestà, come se fosse impossibile associare gli interessi agli appetiti economici in ballo per la Tirrenica.
Chi è Antonio Bargone?
E’ stato descritto benissimo nell’articolo del Fatto quotidiano del 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/04/autostrada-creativa/155163/
“è un personaggio quasi mitologico, corpo di manager e testa di Stato. Non solo infatti è da alcuni anni presidente della Sat, la concessionaria per l’autostrada tirrenica, ma è anche commissario straordinario, nominato dal governo, per la realizzazione dell’opera”. Alcuni parlamentari (Ermete Realacci del Pd, Elio Lannutti e Fabio Evangelisti dell’Idv)in passato, e quest’anno Cervellini Massimo e Marisa Nicchi per Sel – Diego De Lorenzis del Mov. 5 Stelle (interrogaz. 15-1-14), hanno fatto notare che ci sarebbe un certo conflitto d’interessi tra il presidente della società realizzatrice e il commissario del governo per l’opera. Ma Bargone non ha fatto una piega. Già due anni fa, al momento della nomina, fu disarmante: “Concessionaria e commissario non hanno interessi in conflitto, ma convergenti, cioè realizzare l’opera”. Adesso, di fronte alle nuove polemiche, precisa il concetto: “Il decreto di nomina parla chiaro: io non ho alcuna funzione di controllo sulla concessionaria, ma solo quello di accelerare le procedure e di rimuovere gli ostacoli di ordine burocratico per garantire il rispetto dei tempi”.Il Coordinamento dei Comitati e Associazioni Ambientali Tosco- Laziali
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