Il Sindaco pretenda subito la costruzione del Ponte sul Mignone e la variante al progetto esecutivo del lotto 6A altrimenti trovi il coraggio di dimettersi.
Il Ponte sul Mignone non può attendere oltre, gli abitanti della Farnesiana, Monte Riccio, Pian Boaro, Pian Degli Organi e Pantano, ma anche i tarquiniesi tutti non possono aspettare i lavori del lotto 6B.
Costruire il ponte sul Mignone è un’operazione che può essere fatta subito, immediatamente, nei lavori riguardanti l’attuale lotto 6A. La Sat apporti una variante al progetto esecutivo del lotto 6A oggi in corso di realizzazione, fermi i lavori oltre il Mignone ed impieghi le risorse già ora disponibili, variando ora il progetto ed i quadri economici, per realizzare subito il ponte sul Mignone e rendere sicure le complanari.
Il ponte sul Mignone e le complanari sicure non sono un dono della grazia divina, sono un diritto sancito dalla costituzione. Il Ponte sul Mignone e le complanari sono e saranno un problema di sicurezza che la cecità o l’inettitudine delle istituzioni che dovrebbero garantirle non possono nascondere. I cittadini devono essere ascoltati: realizzare oggi il ponte non è una chimera, se solo ci fosse la volontà di farlo. Apportare una variante all’esecutivo oggi in corso non è fantasia, è l’unica possibilità sulla quale tutti coloro che hanno realmente interesse per la sicurezza e la mobilità, dovrebbero convergere.
Invece di strumentalizzare l’ingenuità di pochi, facciano vedere se sono ancora capaci di essere una forza politica; invece di inviare lettere che lasciano il tempo che trovano, adottino tutti i comportamenti e le misure necessarie per ottenere il ponte e le complanari ora; invece di mobilitarsi solo per le ricorrenti primarie partitiche, mostrino se hanno ancora capacità e visione politica. Invece di attaccare i loro cittadini, provino a difenderli: il loro avversario è la Sat, non la Farnesiana.
Una forza politica che avesse ancora capacità politica, lungimiranza nelle scelte e visione del territorio, non avrebbe bisogno di combattere i propri cittadini, di ricorrere a sotterfugi e pettegolezzi: avrebbe invece la necessità morale di mettersi al loro servizio, di difendere un territorio martoriato, di capire che gli interessi della gente comune non possono essere sempre calpestati impunemente. Se il Sindaco è ancora nelle condizioni politiche di dire no a SAT, allora convochi subito il Consiglio Comunale, si valuti subito una delibera consiliare che arrivi all’unanimità e che obblighi Sat alla variante all’esecutivo del lotto6 A. Si facciano scendere in campo tutti i consiglieri regionali, i deputati ed i senatori: per una volta, dimostriamo che servono a qualcosa.
Fatti, non parole, azioni, non letterine. Un Sindaco e la sua coalizione di maggioranza dovrebbero agire politicamente, senza pensare che un’azione politica consista nello scrivere una lettera, nello schernire chi lotta, nello strumentalizzare continuamente.
Se il Sindaco non è in grado di stare su queste posizioni, chiare e decise, farebbe bene a dimettersi. Se le forze politiche che lo sostengono non saranno più capaci di una vera azione politica, e non spingeranno per la variante al progetto esecutivo in corso d’opera, dovranno spiegare allora i veri motivi ai cittadini.
Commenti recenti