Tirrenica: Per il ponte sul Fiume Mignone l’unica “azione condivisa” ancora possibile è fermare le ruspe
Il Sindaco Mazzola conferma la propria disponibilità al dialogo con i cittadini.
Ma quali?
Quando nel 2010 gli esponenti del Comitato per il diritto alla Mobilità Di Tarquinia hanno reso pubblico il progetto definitivo del Lotto 6A e denunciato l’assenza del ponte sostitutivo sul fiume Mignone, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Quando più volte è stata fatta richiesta di un Consiglio Comunale aperto sul tema dell’autostrada, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Quando alcuni esponenti del Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia nel 2011 hanno presentato Ricorso al TAR grazie al quale hanno ottenuto il progetto esecutivo del lotto 6A, che ancora una volta confermava l’assenza del ponte sostitutivo sul fiume Mignone, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Quando, dal 2011 al 2013, il Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia ha organizzato numerose riunioni, durante le quali si è cercato di coinvolgere tutti i cittadini e le istituzioni interessate, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Quando, nel novembre 2013, visto l’avanzamento dei lavori e viste le criticità imposte dal cantiere autostradale, il Comitato ha presentato due esposti sottoscritti da oltre 1300 persone, uno alla Procura di Civitavecchia e uno alla Prefettura di Viterbo, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Quando lo abbiamo invitato ad unirsi ai cittadini per la manifestazione del 11 gennaio 2014, il Primo Cittadino non è stato disponibile al dialogo.
Oggi invece viene finalmente a galla la verità e cioè che il ponte è stato soltanto progettato, .
Oggi è certo che il ponte non è previsto nel lotto 6A e non lo è mai stato, fin dalla conferenza dei servizi del 27 7 2010, alla quale il Sindaco ha partecipato senza sbattere i pugni sul tavolo.
Oggi, nonostante la variante in cui è presente il ponte sia inserita nel lotto 6B, non sia ancora stata approvata, né sia stata confermata la data di realizzazione, il Primo Cittadino è disponibile al dialogo.
Cerca il dialogo e l’unità di intenti ma non col Comitato per i diritto alla Mobilità di Tarquinia, non con chi si è battuto sin dall’inizio, ma con un gruppo esiguo di residenti che non si sono battuti finora, allo scopo di delegittimare chi è troppo informato sui fatti per essere il suo interlocutore ideale.
Il Sindaco strumentalizza singoli residenti mentre ignora 1300 firme a sostegno delle nostre richieste; ignora una mozione votata da quasi cento persone e accoglie una lettera firmata da pochi cittadini, per lo più convinti di sottoscrivere l’ennesima iniziativa del Comitato.
L’unica “azione condivisa” possibile oggi è fermare le ruspe per evitare che vengano chiusi gli accessi alla SS Aurelia prima della realizzazione del ponte sul fiume Mignone.
Se quel giorno il Primo Cittadino avrà il coraggio di fermare i lavori, noi saremo al suo fianco.
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