L’Autostrada Tirrenica, sarà un evento epocale per la nostra cittadina, ma oggi in pochi percepiscono i problemi che porterà!
Tutti a pensare: Ma ti pare che non faranno le strade alternative?
Ma ti pare che l’unico ponte sul Mignone, utile alla viabilità sarà quello a S. Agostino?
Ma ti pare che con tutto il disagio creato, ci faranno pagare il pedaggio?
Come in un incubo sarà così, il problema è, ma come fanno a fidarsi di SAT e della politica
A Tarquinia tutto tace, dalla politica che governa la città a quella di opposizione!
Sono troppo indaffarati a parlare del poco e niente, confermando che dopotutto la politica essenzialmente è tonica solo in tempo di elezioni, ma per vincerle a tutti i costi, poi chi perde, non ha motivo di continuare a contrastare, informare, prendere di petto i problemi della città!
D’altronde affrontare i problemi, presuppone uno sforzo di coerenza che spesso i partiti non fanno, troppo presi a fare spartizioni e alternanza politica.
L’Autostrada, diciamolo è un tema scomodo, difficile da rappresentare, soprattutto se sei convinto che i poteri forti non vadano contrastati, ma anzi agevolati.
Per questi politici, evitare lo scontro è stata una regola d’oro, sapendo poi che tanta gente stava aspettando solo di essere risarcita dall’esproprio.
A Tarquinia gli espropriati interessati sono stati centinaia, tante le aziende Agricole, moltissimi affittuari, per un valore di mercato calcolato da SAT, che mediamente ha fruttato tra le 60/ 65000 euro per ettaro, pagato subito per l’80% ed il restante ad opera realizzata.
Oggi gli espropri risultano pagati per un buon 60% del totale, con ottimi risultati di guadagno per piccoli e grandi proprietari, che hanno concluso la trattativa, con buona pace di chi non ha avuto nulla da eccepire al valore offerto. Gli espropriati che potevano fare ricorso, sia per il valore assegnato al terreno che a quello dell’aziende danneggiata dal tracciato, non hanno fatto ricorsi al Tar per l’illegittimità del progetto, riducendo il tutto ad una contrattazione sul prezzo.
La parola d’ordine era evitare scontri con la SAT, cercando, magari di strappare qualcosa di più. E perchè no, usare la battaglia contro l’autostrada, senza appoggiarla ufficialmente, cercandone magari solo i benefici economici.
Alcuni espropriati, erano addirittura nel primo comitato contro l’Autostrada, abbandonato immediatamente dopo l’arrivo delle trattative, così come i vari politici di turno.
Nel 2008 contro l’Autostrada c’erano alcuni imprenditori Agricoli che in pieno conflitto di interesse, spaventati all’idea di innervosire la SAT abbandonarono la posizione intransigente per una più morbida, anzi morbidissima. Per non parlare dei Consiglieri Comunali che hanno ricoperto il ruolo partitico tra il 2008 ad oggi.
Di tutti i rappresentanti politici solo Marco Tosoni, nel ruolo di Consigliere ha mantenuto la posizione di coerenza, infatti il giorno in cui si celebrò l’avvio dei lavori, prima tentò di porre alcune domande al Ministro Matteoli, ma poi allontanato dalle guardie, rimase in piazza, con i comitati.
Mentre risulterà evidente il conflitto di interessi e l’imbarazzo politico di tutti gli altri che invece parteciparono, senza contestare, il Ministro Matteoli.
Era Ottobre 2011. http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=21464
Quel giorno smisero in tanti di protestare contro il tracciato, la presenza del Ministro Matteoli, invece di mettere in discussione l’utilità dell’Autostrada, diventò piuttosto un’ imbarazzante corsa per un incontro privato, tranquillizzante e di partito!
Dunque la battaglia contro l’Autostrada vide sparire dalla scena tutti coloro che condividevano interessi privati, oppure politici.
A parte gli espropriati, che hanno avuto i loro buoni motivi per non contrastare il progetto, gli altri, per quale motivo non lo hanno fatto!
Eppure l’opera presentava e presenta ancora oggi, un elenco infinito di criticità, abbastanza per giustificare una battaglia di civiltà, per i diritti mancati, per l’assenza di una corretta informazione sui rischi del progetto, in materia di tutela ambientale, per l’economia locale, in primis quella agricola e agrituristica.
Neanche il pedaggio è stato un motivo di discussione.
Solo il ricorso fatto da alcuni cittadini di Tarquinia, ha posto un problema alla SAT, ma come può essere tutto questo?
Non chiedeteci perchè il M5S di Tarquinia non si è interessato al problema della Tirrenica, dovremmo raccontarvi che l’attuale consigliere di minoranza, non solo ci ha dichiarato la sua posizione favorevole rispetto alla realizzazione dell’Autostrada, ma che non aveva proprio nulla da obiettare.
Peccato però che era un’espropriato, ed in pieno conflitto di interessi avrebbe fatto bene se a dimettersi, oppure dichiarare pubblicamente la sua posizione favorevole.
Infatti non ha mai appoggiato i comitati contro l’autostrada, (come poteva?), diversamente da come invece fanno, gli eletti del M5S ( in perfetta continuità) nella vicina Regione Toscana, che si battono e lavorano per informare i cittadini sui rischi del progetto della Tirrenica.
E’ la solita alzata di spalle, stile vecchia politica, considerando come sempre, più vantaggioso rimanere in silenzio, sulle vicende scomode, del paese, preferendo lavorare solo sui temi, scontati e demagogici del M5S Nazionale.
Come a dire che a Tarquinia i problemi non ci sono!
Ma questa è già storia!
Noi continueremo nella nostra opera di informazione, di sollecito, utile a tutti per provocare una discussione piuttosto che la resa.
“Amare il proprio territorio, è avere il coraggio di affrontare anche battaglie scomode”.
L’Autostrada è oggi una realtà, priva del principio di tutela per l’ambiente, per la mobilità locale, un danno per l’economia locale.
Un giorno ci daranno ragione.
Vi suggeriamo di guardare il report del convegno MAREMMA SOTTO ATTACCO 3 A GROSSETO IL 5 oTTOBRE DAL TITOLO: L’ambiente si difende con la legalità?
Guardate e ascoltate bene i protagonisti del convegno, l’impegno con cui continuano a fare informazione alla cittadinanza senza se e senza ma, mettendoci la faccia ogni volta.
http://www.grosseto5stelle.it/i-video-di-maremma-sotto-attacco-3/
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