Mag 27 2013
Mag 27 2013
Da oltre un anno, infatti, i comitati “Terre Nostre” (no biogas no biomasse) hanno maturato l’idea di una iniziativa pubblica ad Assisi, nota per l’amore riposto da San Francesco per la natura e il creato tutto. Nonostante la pioggia intensa, i comitati a tutela dell’ambiente e della salute di tutta Italia sono accorsi numerosi al Convegno e alla Prima Marcia per la salute, l’aria, il cibo, l’acqua, la terra puliti, tenutisi ad Assisi sabato 25 maggio 2013. Decine di comitati venuti da buona parte delle regioni, punta dell’iceberg di centinaia di altri comitati impossibilitati a partecipare fisicamente o non ancora collegati alla rete, sono venuti nella città di Francesco per gridare, con un’unica voce, l’opposizione alla proliferazione selvaggia degli impianti a biomassa e biogas in tutto il territorio nazionale. Lo hanno fatto per amore delle loro terre, delle loro comunità, preoccupati per le generazioni future, indignati per come la green economy della speculazione senza scrupoli sappia strumentalizzare parole e obiettivi come “lotta ai gas serra”, “filiera corta”, “cogenerazione”.
In mattinata si è tenuto il convegno presso il Centro Congressi Cenacolo di Santa Maria degli Angeli. Al convegno Il vescovo di Assisi ha fatto pervenire il suo saluto.
Dopo l’intervento iniziale della Presidente del Coordinamento Regionale Umbro Terre Nostre, Valeria Passeri, hanno parlato Don Tonio Dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale, Patrizia Gentilini, oncologa ed esponente di Medicina Democratica, Michele Corti, presidente nazionale Terre Nostre, l’avv. Urbano Barelli, Presidente della Sezione Italia Nostra Perugia . Tutti, con interventi molto seguiti e frequentemente interrotti dagli applausi, hanno evidenziato gli aspetti negativi in punto di salute, ambiente, economia e società che derivano dalla proliferazione senza vere regole delle centrali a biogas e biomasse. Hanno poi parlato, uno per regione, i rappresentati dei comitati che tracciato il quadro di un’aggressione al territorio, alle comunità percepita come una vera e propria guerra, scatenata da interessi forti, sostenuti troppo spesso da istituzioni che hanno smarrito il compito di promozione del bene comune e che sono state strumentalizzate da potentyi lobby. Gli impianti alimentati da biomasse – hanno ricordato gli intervenuti i comitati – spuntano ovunque come funghi velenosi senza nessun preventivo coinvolgimento dei cittadini, senza rispettare la distanza dalle abitazione, le aree vulnerabili, i siti di interesse storico, paesaggistico, culturale, le attività ricettive e le produzioni agricole di qualità. La corsa agli incentivi, l’abbondante liquidità disponibile per investimenti speculativi, le infiltrazioni mafiose (richiamate con parole forti da Don Dell’Olio), spiegano il carattere tumultuoso della corsa alle biomasse nella totale assenza di un piano energetico (nelle centrali Enel ci sono esuberi e cassa integrazione).
Nel pomeriggio, la pioggia, caduta abbondantemente senza sosta non ha fermato la marcia. Partita da Piazza Garibaldi, a fianco della basilica di Santa Maria degli Angeli, si è conclusa nella piazza Inferiore di San Francesco innanzi alla maestosa e suggestiva basilica del santo patrono dell’ecologia.
Per molti comitati è stata la prima occasione di incontro con comitati di altre regioni. Il movimento contro le biomasse e il biogas, prima di tutto movimento per l’acqua, la terra, l’aria e il cibo puliti, ha compiuto un grande salto di qualità come testimoniato dai commenti di chi si apprestava a tornare a casa galvanizzato dalla giornata vissuta insieme a persone che condividono ansie e rabbia, ma anche valori e visioni positive. Una rete del tutto spontanea, del tutto trasversale e libera da affiliazioni di ogni tipo, è riuscita con il volontariato e l’autofinanzamento ad organizzare un evento nazionale.
Tutti d’accordo di trasformare l’iniziativa in un evento da ripetersi agni anno tanto da divenire il punto di riferimento per un nuovo movimento di ecologia sociale, lontano dagli ideologismi ma anche dalle compromissioni non il potere economico e politico dei movimenti ambientalisti istituzionali.
26 maggio 2013
Coordinamento Nazionale Terre Nostre comitati no biogas no biomasse per la salute e l’ambiente
Commenti recenti