Lettera aperta dei comitati:
Alla cittadinanza e alla politica,
Questa lettera è rivolta a tutta la Maremma, ai suoi abitanti ed a tutti quelli che le vogliono bene, lo scopo è di informare e far comprendere quello che realmente sta avvenendo ai nostri territori, qual è il ruolo della politica e perché dice si alle opere inutili.
L’assalto alla nostra terra è iniziato: a volte in maniera feroce e palese, espropriando strade, inquinando campi, falde acquifere e popolazioni, costruendo brutture inguardabili, a volte in maniera più subdola, facendo passare come progresso e sviluppo ciò che è invece pura depredazione di un territorio che ha nella bellezza, nei ritmi di vita, nella agricoltura, nel cibo, nel turismo sostenibile i suoi punti di forza.
Che la Maremma sia la terra dei Maremmani è, a questo punto, tutto da dimostrare, visto il saccheggio e la devastazione consumate tutti i giorni contro ogni angolo ancora verde del paesaggio.
Noi rappresentiamo un coordinamento di comitati che tutti i giorni cerca di difendere il proprio territorio dagli attacchi dei predatori e mercanti d’inquinamento che girano tutta l’Italia in cerca di terre da martorizzare, razziare per imporre opere inutili, e pericolose.
Ed nella nostra terra sta arrivando di tutto:
Arriva la SAT che vuole affogarci nel cemento e nell’asfalto, che ci ruba la SS Aurelia e la Variante, imponendoci un pedaggio esoso, ma vuole convincerci che è un regalo alla Maremma.
Arriva l’ENEL con il carbone sporco a Civitavecchia, all’Amiata con il geotermico che uccide e che ruba l’acqua alla sua terra, con emissioni ben poco sostenibili.
Arrivano altre società con trivellazioni alla ricerca di metalli tossici, improbabile oro o stoccaggio profondo di anidride carbonica.
Arrivano le multinazionali dell’estrazione del metano con metodologie inquinanti i nostri beni più preziosi: acqua e suolo.
Arrivano le multi utility dei rifiuti con i loro carichi inquinanti, i loro inceneritori, i loro veleni da spandere nel territorio sotto mentite spoglie di fertilizzanti.
Arriva il Biogas con il Bioinganno degli incentivi sulla produzioni da fonti rinnovabili
Arrivano i parchi eolici dove il vento non c’è
Arrivano le società del fotovoltaico che consumano il nostro suolo. Bisogna produrre energia è il loro motto e tramutano i nostri bellissimi campi frumento e girasoli in distese nere ed orrende di pannelli solari.
Arrivano gli speculatori dei poli logistici inutili quanto avulsi dal territorio, costruiscono brutture, capannoni vuoti che nessuno utilizzerà, asfaltando e consumando terreno fertile che resterà sterile per sempre.
Arrivano… da ogni parte, da ogni luogo come lupi famelici e le prede siamo noi, la nostra terra, il nostro suolo, il nostro paesaggio.
Non lo permetteremo, questi impianti pericolosi noi non li vogliamo, la gente non li vuole, ma soprattutto non è compatibile con la nostra storia, con le nostre vocazioni, con la nostra economia centenaria, basata sull’agricoltura, sul turismo, sull’accoglienza, sulla bellezza.Da anni combattiamo contro gli scempi ambientali, energetici e strutturali ma, cari cittadini all’appello, manca una voce importante: la buona politica, quella che dovrebbe fare quello che invece fanno i comitati: difendere i territori!
Noi non siamo il popolo del No, piuttosto siamo stufi del popolo del sì a tutto, noi vogliamo che la politica si riprenda la sua parte nella difesa strenua al patrimonio naturalistico, paesaggistico e agricolo della Maremma.
Noi vogliamo che anche la politica sappia dire dei NO!
NO, alle opere inutili, NO alle truffe gabellate per progresso, NO ai furti di ciò che è nostro, dei nostri figli, delle generazioni future a cui dovremo, prima o poi, rendere conto.Noi vogliamo legalità, credere nelle istituzioni e non vogliamo più difenderci da loro!
E se questo la politica non vorrà farlo, se avrà paura di farlo o sarà succube degli interessi dei predatori, allora, che lo sappia la politica, lo faranno i cittadini!
Feb 01 2013
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