Grazie al Decreto legge del consiglio dei ministri, decreto-legge-misure-urgenti-crescita“misure urgenti per la crescita”,dsviluppobis_Tirrenica pagheranno il pedaggio sulla Tirrenica anche i residenti dei due comuni del territorio laziale, mettendo così al bando tutte le promesse di esenzione sbandierate finora.
Siamo o no tutti cittadini di un’Italia sola?
Perchè allora esistono presidenti di Regione furbetti e Sindaci che si lasciano incantare da facili promesse?
La Sat non riesce a mantenere le promesse ed il governo corre a risolvere il caso, ma dimentica però un diritto costituzionale che è quello dell’equità, il diritto dei Laziali ad avere lo stesso trattamento economico.
Il problema del cipe era proprio quello di approvare i lotti Toscani con l’esenzione del pedaggio, promesso al Presidente della Regione Toscana, impegno che avrebbe sballato il piano finanziario della Sat, allora ecco che accorre lo stato regalando alla Regione Toscana i soldi che servono per approvare l’autostrada.
Il Decreto sviluppo contiene la norma salva Tirrenica, infatti solo per quell’opera si prevede che per i primi 10 anni di gestione dell’autostrada Livorno Civitavecchia sia trasferito alla Regione Toscana una quota fio al 75% del canone annuo versato dal concessionario all’Anas ai sensi dell’art.1 comma 1020 legge 296/2006, che prevede che il concessionario versi il 2,4% dei proventi netti del pedaggio. La disposizione comporta un trasferimento di circa 15 milioni di euro l’anno, tenuto conto che il 2,4% dei proventi netti da pedaggio per la tratta Cecina Civitavecchia è stimato pari a complessivi 20 milioni di euro l’anno.
Una Toscana e un Italia che crea cittadini di serie A e cittadini di serie B, che non possono accettare la guerra tra poveri, ad un incentivo che c’è e poi sparisce, come del resto tutte le rassicurazioni di una viabilità secondaria e alternativa all’autostrada che ad oggi nessuno ha garantito nero su bianco.
I comitati Laziali contro la Tirrenica sono ancora in attesa che il Tribunale del Tar Lazio fornisca il progetto esecutivo, l’unico che rivelerà se tutti gli interventi utili ai residenti del comune di Tarquinia saranno compatibili con la sottrazione dell’attuale Aurelia.
Le istituzioni non ci proteggono dai danni dell’autostrada e i cittadini si devono tutelare, continuando a sostenere il ricorso di Italia Nostra al Tar, anche per il prossimo lotto 5b Tarquinia Capalbio.
Di questo parleremo sabato 13 Ottobre a Capalbio dalle ore 14.30, di Tirrenica e del progetto assurdo e pericoloso di realizzare un impianto di Biogas ad un passo dal Lago di Burano, organizzato dal Comitato No Biogas a Capalbio, con il contributo di esperti che spiegheranno i no del territorio all’impianto, i motivi di cautela nel riutilizzo del digestato in agricoltura e del pericolo dell’aumento di botulismo. https://www.facebook.com/comitatonobiogas.capalbio
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