Che l’ufficio tributi di Tarquinia faccia chiarezza sul compostaggio domestico.
Il compostaggio domestico è la pratica più virtuosa che i cittadini possano fare per ridurre i rifiuti ed il ricorso alle discariche, agli inceneritori che và incentivato con il riconoscimento di una riduzione sulla tariffa dei rifiuti (TIA).
A Tarquinia è tutto il contrario, dal 1° gennaio 2006 il Comune ha adottato la Tariffa di Igiene Ambientale, applicata attraverso il regolamento che prevede la possibilità di fare compostaggio ed il riconoscimento di una riduzione dal gestore del servizio, ma nonostante questo nessuno risponde al quesito sul chi debba stipulare la convenzione che permette alle utenze domestiche di poter ridurre la tariffa.
Incredibile ma vero, ogni anno aumenta la tariffa rifiuti ed il comune di Tarquinia non fa nulla per ridurre a monte il quantitativo dei rifiuti prodotti, per ridurre l’impatto sull’ambiente delle discariche e dei pericolosi inceneritori, infatti non incentiva il compostaggio domestico che è in grado di ridurre del 30% la quantità di rifiuti che finiscono nell’umido che attualmente viene ritirato con il servizio di porta a porta.
Ciò che viene ritirato dagli utenti non è compostaggio domestico, ma una quantità di rifiuto che finisce a Tuscania, con costi alti per la raccolta e lo smaltimento, al contrario del compostaggio domestico che si fa in proprio senza conferire nulla al servizio, a volte opportunamente conferito al gestore, ma solo dopo un severo controllo di qualità sul compost prodotto.
Il comune di Tarquinia (www.tarquinia.net ) mantiene ancora sul sito vecchie informazioni sulla gestione della Multiservizi che non è più il gestore da tre anni, mancano inoltre i documenti scaricabili per la convenzione al servizio di compostaggio e la dichiarazione per ottenere la riduzione sulla tariffa, come fanno invece tanti altri comuni.
Per non parlare del regolamento della TIA che ancora risulta sperimentale nonostante sia ormai in vigore dal 2006, pieno di imprecisioni e di errori dovuto allo scarso interesse verso la pratica del compostaggio domestico, che tuttavia era stato previsto.
Tutto questo è stato evidenziato nei ricorsi, di nuovo c’è che anche volendo nessuno ti fa la convenzione per la riduzione della TIA, infatti siamo ancora in attesa di sapere chi e come il gestore risponderà al quesito sul compostaggio.
Come sempre sono i cittadini che smuovono e non la politica, che interviene solo per confondere le idee, vedi IGENIO.
Scommettiamo che invece di ammettere l’inefficienza, un forte ritardo nell’applicazione delle buone pratiche del compostaggio domestico, finisce che passiamo da rompiscatole?
Le vicende legate alla TIA di Tarquinia sono vecchie e molte in attesa di giudizio, ma comunque tutte ben documentate nel sito www.perilbeneditarquinia.it
Vediamo quanto tempo ancora aspetteremo che gli uffici rispondano alla richiesta di convenzione inoltrata, che si convincano che gli utenti non sono solo da spremere con le tasse, perché oggi non è più tempo di sprechi, di inefficienze, c’è posto solo per chi vuole migliorare e ridurre l’impatto economico alla famiglie, che sempre più spesso sono in affanno!
Marzia Marzoli
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