Il troppo il parlare dei soldi delle compensazioni per il carbone sporco di Enel al comune di Tarquinia, normalizza l’argomento dei soldi rispetto alla svendita della salute e non si focalizzano i veri danni che hanno provocato i soldi nelle casse di un’amministrazione comunale che invece di tutelare, si rende silenzioso rispetto a tutti gli i doveri di tutela ambientale e sanitaria.
Invece di fare l’elenco dei marciapiedi inutili realizzati con i soldi del carbone, cerchiamo di focalizzare adesso ciò che non è stato fatto per via del contratto sottoscritto dal Sindaco ed Enel spa
- Non è stata avviata nessuno studio sanitario sulla popolazione di Tarquinia,( il registro tumori di Viterbo se potrà, sarà in grado di dare i dati raccolti tra alcuni anni),
- Non è stato avviato nessuno studio sull’arsenico nei terreni, escluso quello a pagamento by Enel
- Non è stato quantificato il danno dell’esercizio a carbone nei 25 anni di attività http://www.externe.info/
- Non è stato quantificato il danno economico alle aziende turistiche per il degrado ambientale e sanitario
- Non è stata avanzata alcuna tutela nei confronti dell’esposizione agli effetti dell’inquinamento del carbone
- Non è stato realizzato uno studio sul carico inquinante presente sul territorio
- Non è stato denunciato a nome del comune di Tarquinia una denuncia contro l’inquinamento delle navi presenti nel porto di Civitavecchia
- Non è stato imposta l’elettrificazione da parte di Enel al porto di Civitavecchia che ogni anno vede aumentare il traffico croceristico e commerciale
- Non è stata avviato un monitoraggio autonomo dell’aria, con la ricerca delle fonti inquinanti, con la tecnologia sulle nanoparticelle http://www.stefanomontanari.net/sito/
- Non è stato proposto un piano energetico provinciale che chiedesse la riduzione del carico inquinante
- Non è stato proposto alla Regione Lazio di aggiornare il piano della qualità dell’aria sul nostro territorio, per aumentare l’area di controllo delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria, che di norma viene concessa ogni 250.000 abitanti
- Non è mai stata avanzata la richiesta di Vis (Valutazione d’impatto Sanitario) per il comune di Tarquinia
- Non è mai stata richiesta la VAS (valutazione Ambientale strategica) per l’effetto cumulativo di tutte le fonti inquinanti
accordo sindaco di Tarquinia ed enel
Quello che non è stato fatto è evidente, l’opposizione al massiccio inquinamento a cui si assiste ogni giorno…http://www.flybibo.it/ArticoliImportanti/Ecco%20i%20fumi%20segreti.htm
http://noalcarbone.blogspot.it/2009/06/civitavecchia-la-barzelletta.html
ARPA_Valutazione_dislocazione_centraline
Oltre a ciò, le disposizioni legislative citate si riferiscono ad una rete regionale di monitoraggio
della qualità dell’aria e non ad una rete dedicata alla sorveglianza di una specifica attività
produttiva. Una tale rete non è prevista dalla normativa attuale ed è questa la ragione per cui si
auspica un transito rapido (diretto o indiretto) della rete ENEL nel sistema di monitoraggio
regionale in modo tale che la norma possa essere applicabile esplicitamente e senza ambiguità. Allo
stato attuale, i dispositivi normativi vigenti non possono essere applicabili alla rete ENEL ed i
criteri citati possono essere impiegati solo in maniera impropria, non vincolante ed indicativa.
.http://www.greenpeace.org/italy/it/multimedia/Video/Enel-sotto-processo-ci-sei-tu/
Riportiamo un articolo apparso anni fa, sul tema delle compensazioni di Enel al territorio interessato dal carbone sporco di TVN…..
“Con ridicolo tempismo, passata la sbornia elettorale, Moscherini e l’Enel annunciano alla città e al mondo il risultato della loro vergognosa trattativa privata sulla centrale a carbone sporco di Torrevaldaliga Nord.
La nota inviataci dal Consigliere Alessandro Manuedda continua: “Altri 50 milioni si vanno ad aggiungere ai 37 già iniettati, a partire dal 2003, nella vene ostruite di una città prima moribonda e ora in putrefazione.
Si arriva quasi a 90 milioni. Qualcuno potrebbe pensare ad una cifra considerevole. Penso che, in realtà, sia una cifra insignificante; anzi ritengo estremamente offensivo pensare in termini di cifre, a meno che non si voglia credere che Giuda con i fatidici trenta denari avesse fatto, tutto sommato, un buon affare.
Allo stesso tempo sono incredibilmente troppi per chi vuole nasconderli dietro la foglia di fico dei disagi creati alla città dalla presenza del megacantiere della vergogna e della morte, intesa nel senso figurato della dignità del lavoro e letterale dei lavoratori.
Tutti sanno che i soldi vomitati dall’Enel sono un’elemosina elargita per comprare il silenzio e, di più, il turpe consenso del “Comune-servo” sulle malattie e le morti che la centrale di Torrevaldaliga Nord causerà per i prossimi decenni alla popolazione di Civitavecchia e dell’Alto Lazio. Tutti lo sanno, anche a livello istituzionale, ma nessuno lo dice, perché sanno anche che la compensazione economica per l’installazione delle centrali è, naturalmente, vietata dalla legge. La disgustosa legge Marzano n. 239 del 2004 ha sì reintrodotto questa pratica offensiva della dignità umana, ma in forme e tempi che non coincidono con il caso di Civitavecchia.
Con l’accordo Moscherini-Enel abbiamo assistito all’ennesima svendita di una città in putrefazione e dei suoi abitanti ormai socialmente defunti, o meglio assassinati. È stato definitivamente sancito per Civitavecchia lo status di feudo Enel.
Un Comune che lega indissolubilmente la propria esistenza alle elargizioni di un padrone che riversa ogni anno migliaia di tonnellate di inquinanti nell’aria che i sudditi sono costretti a respirare, non può avere e, infatti, non ha alcuna autonomia nel rapporto con la sorgente di morte.
L’opera di insabbiamento e la vergognosa assenza del Comune di Civitavecchia alla conferenza dei servizi tenutasi un mese fa al Ministero dello Sviluppo Economico in merito al riesame dell’autorizzazione unica di TVN, sono solo l’ultima testimonianza dell’ignobile servitù nella quale è inchiodata Civitaenel.Mi rivolgerò alla Procura della Repubblica per sapere se nel travaso di milioni di euro da una SpA ad un Ente locale che non trova presupposti di legge né motivazioni pratiche al di fuori della compravendita della salute dei cittadini in cambio del silenzio, ci siano estremi di reato.
Per il mio disprezzo non ho bisogno di una sentenza”.
http://civitavecchiainforma.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=462&Itemid=1
Intanto i soldi sono finiti e non rimane nulla di buono, neanche un posto di lavoro in più…solo una grande bugia del carbone pulito..e tanto inquinamento! Troppo per chi ha la sua economia, quella reale, sul turismo e l’agricoltura!
Guardate pure il bilancio del comune di Tarquinia e vedete voi se e quanti soldi sono rimasti….GC73-27.03.12-bilaancio prospetto
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