Voto disgiunto, come funziona?
Crediamo che quando si va alle urne sia essenziale disporre di tutte le informazioni per poter esercitare con pienezza il proprio diritto di voto. Se nessuno vi ha mai parlato della possibilità del voto disgiunto, pochissimi ne sono a conoscenza, chiedetevi perchè?
Il voto disgiunto ha un’interessante valenza antipartitocratica e aggiunge al voto un plus di autonomia.Il voto disgiunto, dicono, è un voto molto sofisticato. Be’, certo, è sofisticato perché i partiti si guardano bene dal dare questa informazione agli elettori, e la gente non ne sa nulla. Se gli elettori conoscessero per tempo questa possibilità, non sarebbe sofisticata per nulla.
Non è nulla di difficile, vediamo di spiegarlo. Nei comuni oltre i 15 mila abitanti gli elettori possono votare una lista (e anche indicare un candidato di questa lista) e però dare la preferenza a un sindaco diverso da quello che sostenuto dalla lista che hanno votato.
Naturalmente il ragionamento vale per tutti gli schieramenti. Un elettore potrebbe votare una delle liste e anche dare una preferenza all’interno della lista prescelta, ma poi indicare un candidato sindaco diverso da quello sostenuto dal suo schieramento.
il voto disgiunto, ovvero la possibilità di “scindere” il voto tra sindaco e lista, votando sulla stessa scheda per un certo candidato sindaco, ma per una lista diversa da quella che lo sostiene.“
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